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* : annunciato ricorso da parte del Gruppo Progetim Immobiliare per irrogolarità, riguardanti la lista dell'Alitalia; Il risultato potrebbe variare a seguito delle decisioni del Giudice Sportivo.Risultato tanto rumoroso quanto inaspettato, quello che scaturise dalla prima gara della fase finale, di Serie A2, del girone dell'Atletico 2000. Un Gruppo Progetim, un po' troppo sicuro di sé, si rende contro troppo tardi della pericolosità dell'avversario. Il peccato più grave, commesso dalla squadra in maglia fluo, è quello di essersi affidata ai calcoli. Forse perchè i ragazzi di Chinagli avevano due risultati a disposizione: non era necessario vincere, sarebbe bastato anche un pareggio. L'impressione è che, per via dei troppi ragionamenti, la seconda forza del girone A abbia perso il contatto con la realtà, verso la seconda metà del match. Serata di festa, invece, per i rossoblu, se non fosse per le preoccupanti notizie che arrivano al termine dell'incontro. Secondo gli sconfitti, l'Alitalia Club avrebbe schierato tra i pali un giocatore non tesserato. In attesa della giustizia sportiva i calciatori in maglia bianca si godono il 3-0.
TANTO RUMORE PER NULLA - Dalle prime battute della partita il club di casa sembra essere più determinato. Nei primi minuti brillano Piras, Valentini e Guaglianone. I tre tenori creano scompiglio nella retroguardia nemica. Micidiali sono i movimenti senza palla del numero 17 di casa, una crifra che, per inciso, tornerà prepotentemente nelle righe successive. Dopo lo shock iniziale, l'Alitalia, trainata dal suo mattatore, si desta. È proprio il cannoniere Ciasca a finalizzare la maggior parte delle scorribande dei suoi. La trama del primo tempo, seppur emozionante, mantiene una certa monotonia: con i due numeri 17 a rispondersi colpo su colpo. Saranno tante le cartucce sparate nei primi 25 minuti, ma neanche una riuscirà ad andare a bersaglio.
GLI OPPOSTI SI AFFRONTANO - Gli stati d'animo delle due compagini sono opposti. Mentre il Gruppo Progetim Immobiliare si diverte a specchiarsi nell'acquitrino del campo da gioco, Broglio & Co. si fanno condizionare dalla troppa foga. I primi segnali, o per lo meno i più tangibili, della smania di dover segnare arrivano allo scadere del primo tempo. Precisamente al minuto 26, quando Tassone arresta l'offensiva avversaria, permettendo un capovolgimento di fronte. La ditta in maglia bianca si trova ad attaccare in superiorità (3 vs 4), eppure l'artifice del break, preso dell'impeto, calcia sopra la traversa, invece di servire Callarà, all'interno dell'area, privo di marcatura. Di contro, i veterani dell'Atletico 2000 arrivano puntualmente scarichi sotto porta. Tante le opportunità sciupate da Guaglianone, che risposta di Laina, al 23°, a parte, spreca troppo a tu per tu con l'estremo difensore. Ad imitarlo anche Valentini, che, dopo il rigore sbagliato contro la Reggina, sembra aver smarrito un po' di fiducia.
SÌ, VENDETTA, TREMENDA VENDETTA? - Riusciranno i neofiti della Lega a vendicare le tre sconfitte rimediate contro il Real Soccet Team? Al momento sul cammino del regolamento di conti c'è più di un ostacolo: in primis c'è in gioco il ricorso della banda di Chinagli (che a sentire gli addetti ai lavori è più che fondato), in secundis, qualora riuscisse anche a scampare la sconfitta a tavolino per 4-0, l'Alitalia si troverebbe al cospetto di una corazzata che dall'inizio della stagione non ha mai perso.
La continuazione, o l'eliminazione, dei due team dipende solo dalla corte. Agli imputati non rimane altro che rimettersi alla clemenza della stessa.
Emiliano Pirri
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