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Il Ciriaci accende le luci per l’ultima volta sulla Regular Season 2016/2017, illuminando una gara d’eccezione, che vale la stagione intera di Peperino Calcio e Roma Calcio a 8 GSA, giunte all’ultimo appuntamento dell’anno staccate di un solo punto in una zona che ha appena conosciuto la qualificazione del Code 272, vincente sul Football8 Roma Nord alla Stella Azzurra. All’andata una rimonta sul finale del Peperino, vittorioso per 2-1, scatenò polemiche poi sedate dopo i rispettivi Comunicati Ufficiali.
SENZA TAM-TAM - Lo “shut down” di WhatsApp per una notte ci priva della più classica delle “Lega Calcio a 8 Minuto-per-Minuto”, con aggiornamenti che dagli altri campi avrebbero comunque interessato fino ad un certo punto sia quelli di Ruggeri che quelli di Villani, col Peperino costretto a vincere e la Roma Calcio a 8 GSA con due risultati su tre per entrare nelle “magnifiche sei” dei Play-Off.
PEPERINO BRUCIA ROMA - L’avvio di gara, dopo qualche minuto d’attenta fase di studio, evidenzia da subito una condotta estremamente muscolare, con gioco spezzettatissimo e direttori di gara che optano per una direzione “all’inglese”, cercando di applicare il metro con coerenza. Il Peperino “sente” particolarmente la partita e riesce a viaggiare sulle ali dell’entusiasmo in avvio, segnando tre reti e mettendo in luce un Giandonato d’annata, trascinatore prima nello sbloccare la gara con uno dei tiri più potenti dell’anno, poi col condurre pressing e possesso (col fido scintillante Giovannetti) fino al 3-0, con autorete giallorossa e sigillo di Aurelio.
IL LEONE NON STA NELLA GABBIA - Osserviamo da lontano il suo riscaldamento, nervoso e preoccupato per come il Peperino stia demolendo sul fotofinish le ambizioni Play-Off della sua Roma: è Klaus Seferi che visibilmente infortunato all’altezza dell’inguine a destra fa il suo ingresso in campo in silenzio segnando l’1-3 a pochi secondi dalla sostituzione. Giandonato farà 4-1 prima che Liotti riapra la gara per la Roma sul duplice fischio completando uno schema da punizione per il 2-4 con il quale si chiude un pirotecnico primo tempo.
IL LEONE MANGIA IL PEPERINO - Lo “start” della ripresa è ancora di marca Peperino, con i ragazzi di D’Amora che provano in ogni modo, con verticalizzazioni furenti e folate sulle fasce (Cutrupi in forma top) a richiudere a doppia mandata la gara, vedendo neutralizzati da Rotatori i tentativi ed arrabbiandosi per un probabile rigore negato proprio al numero 11, autore di uno slalom sciistico al limite dell’area. La svolta all’altezza del 10’, quando i direttori di gara graziano proprio Seferi (ed un paio di altri elementi da ambo i lati) per un brutto faccia a faccia prolungato che non produrrà cartellini. Di lì in poi una presenza trascendentale calerà sul Ciriaci, facendoci vedere il meglio di se stessa in una delle più belle prestazioni che si ricordino nel campionato: Seferi - semplicemente - si prende i Play-Off distruggendo una difesa del Peperino affaticata da un anno in perenne rimonta. Teminerà 5-7, con la (spicciola ndr) cronaca del susseguirsi degli eventi da rimandare agli Highlights…
Una vince e gode, una perde e si dispera. Il bello ed il brutto del calcio trasposto in tante emozioni dopo il triplice fischio. Da accantonare le schermaglie e le grida (fisiologiche per la posta in palio ndr); da conservare invece lo spirito di mister e Presidenti, appagati - indipendentemente dal risultato - prodotto in un anno di battaglie. Onore al Peperino di Ruggeri e D’Amora, incarnazione di ciò che una squadra della Lega dovrebbe silenziosamente ed orgogliosamente sempre fare: giocare, vincere, perdere, gioire, piangere. Gloria ad una Roma Calcio a 8 GSA brava nel prendersi il premio di anni di fatiche ed invettive di un uomo, Michele Villani, che sorride perchè i suoi ragazzi, con a capo la sua “mitologica creatura” preferita, quest’anno hanno mantenuto la parola data.
Alessandro Sticozzi
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