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Dopo le vittorie di Palestrina in Gara 1 e di Bisceglie in Gara 2, la serie si sposta nel Lazio. Un Pala Iaia tutto esaurito accoglie una Citysightseeing vogliosa di sfruttare al meglio il fattore campo, ma i Lions hanno dimostrato di non temere nessuna rivale.
Primo Tempo - La partita inizia su ritmi altissimi, con entrambe le compagini molto attente a trovare sempre il giocatore libero sui possessi offensivi. I più attivi in questo primo spicchio di partita sono Rischia e Serino da un lato, e la coppia Bruno-Cena dall'altro. Con il passare dei minuti le difese iniziano a stringere le maglie all'interno dell'area e i raddoppi spezzano il ritmo che per diverse azioni era stato infernale. Palestrina recupera cinque punti di svantaggio e con le giocate di un ottimo Pederzini chiude avanti la prima frazione (19-16). Il secondo periodo è simile al primo, e l'inerzia del match non cambia: i Lions si portano avanti di nove lunghezze con i canestri dei giocatori entrati dalla panchina. Leggio è devastante con i piedi dietro l'arco (4/5) e anche dalla media è perfetto; si aggiunge anche il duo Cucco-Di Emidio a creare difficoltà alla difesa dei laziali e Lulli è costretto a chiamare minuto. Dopo il time-out i padroni di casa tornano in partita grazie a Rischia e Pederzini e mettono a segno un parziale devastante che manda tutti negli spogliatoi sul punteggio di 38-34.
Secondo Tempo - La ripresa è ancora più bella dei primi 20' di gara, ma i meriti sono più degli ospiti che di Palestrina. Dopo un avvio incoraggiante per i padroni di casa, con Gagliardo e Rischia a fare la voce grossa nell'area dei Lions, Antonelli e compagni aumentano i giri in difesa senza soluzioni di continuità e in attacco cominciano a fare malissimo. Potì con le penetrazioni e Leggio da ogni posizione mettono in ginocchio la difesa laziale, che non riesce più a trovare il bandolo della matassa. Anche in attacco la Citysightseeing deraglia contro una difesa estremamente fisica e mai disordinata sui cambi, e la coppia Rossi-Montanari è la più in difficoltà. Lulli ferma il gioco e prova a svegliare i suoi, ma all'alba degli ultimi 10' di partita Bisceglie è avanti di sette lunghezze (51-58). L'ultimo quarto è il più emozionante: caricati da un Pala Iaia in versione bolgia, Rischia e compagni provano ad attaccare il canestro con penetrazioni e mismatch sperando nei falli avversari; e la mossa paga. In appena cinquanta secondi gli ospiti raggiungono il bonus e sembrano sul punto di crollare. Pederzini e Gagliardo riportano la propria squadra ad un solo possesso di svantaggio e Sorgentone è costretto a fermare il gioco. L'allenatore dei pugliesi sistema al meglio una difesa carica di falli, che da quel momento torna ad essere devastante. I padroni di casa iniziano a giocare singolarmente, forzando spesso giocate che portano a transizioni aperte degli avversari chiuse a canestro. Leggio, Cucco e Potì non sbagliano praticamente mai e Bisceglie torna avanti a pochi minuti dal termine. Pederzini è l'ultimo ad arrendersi, ma a 23'' dalla sirena finale Di Emidio trova il canestro in sospensione che chiude i giochi. Palestrina avrebbe anche la possibilità di impattare e andare all'overtime, ma le triple di Drigo e Montanari si spengono sul ferro. Finisce 68-72, con Bisceglie che si porta avanti 2 a 1 nella serie.
Sconfitta pesante per Palestrina, che paga una percentuale bassissima nel tiro da fuori. In Gara 4 servirà una vittoria per non abbandonare i playoff.
Fabio Bartolini
Secondo Tempo - La ripresa è ancora più bella dei primi 20' di gara, ma i meriti sono più degli ospiti che di Palestrina. Dopo un avvio incoraggiante per i padroni di casa, con Gagliardo e Rischia a fare la voce grossa nell'area dei Lions, Antonelli e compagni aumentano i giri in difesa senza soluzioni di continuità e in attacco cominciano a fare malissimo. Potì con le penetrazioni e Leggio da ogni posizione mettono in ginocchio la difesa laziale, che non riesce più a trovare il bandolo della matassa. Anche in attacco la Citysightseeing deraglia contro una difesa estremamente fisica e mai disordinata sui cambi, e la coppia Rossi-Montanari è la più in difficoltà. Lulli ferma il gioco e prova a svegliare i suoi, ma all'alba degli ultimi 10' di partita Bisceglie è avanti di sette lunghezze (51-58). L'ultimo quarto è il più emozionante: caricati da un Pala Iaia in versione bolgia, Rischia e compagni provano ad attaccare il canestro con penetrazioni e mismatch sperando nei falli avversari; e la mossa paga. In appena cinquanta secondi gli ospiti raggiungono il bonus e sembrano sul punto di crollare. Pederzini e Gagliardo riportano la propria squadra ad un solo possesso di svantaggio e Sorgentone è costretto a fermare il gioco. L'allenatore dei pugliesi sistema al meglio una difesa carica di falli, che da quel momento torna ad essere devastante. I padroni di casa iniziano a giocare singolarmente, forzando spesso giocate che portano a transizioni aperte degli avversari chiuse a canestro. Leggio, Cucco e Potì non sbagliano praticamente mai e Bisceglie torna avanti a pochi minuti dal termine. Pederzini è l'ultimo ad arrendersi, ma a 23'' dalla sirena finale Di Emidio trova il canestro in sospensione che chiude i giochi. Palestrina avrebbe anche la possibilità di impattare e andare all'overtime, ma le triple di Drigo e Montanari si spengono sul ferro. Finisce 68-72, con Bisceglie che si porta avanti 2 a 1 nella serie.
Sconfitta pesante per Palestrina, che paga una percentuale bassissima nel tiro da fuori. In Gara 4 servirà una vittoria per non abbandonare i playoff.
Fabio Bartolini
