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B | Campli un'altra storia: "Dovremo sbucciarci ginocchia e gomiti, stiamo con le scarpe allacciate"

Dopo una stagione da urlo, per i biancorossi un roster rinnovato ed un budget ridotto. Cosa aspettarsi? Ce lo racconta coach Millina


21/08/2017

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I farnesi ripartono dopo quello che è stato definito "il miracolo". Dal punto di vista tecnico e sportivo chiaramente. Ripetere sarà difficile, anche perchè non ci sono più Gatti e Duranti (entrambi a Palestrina), non c'è più Bottioni, nella lista degli assenti anche "Gnogno" Petrazzuoli (con tanto di lettera piena di parole d'amore per Campli). Si riparte dal capitano David Petrucci, da Riziero Ponziani e da Alberto Serafini. Ovviamente, con loro anche coach Piero Millina.
 
Coach per prima cosa ci sono state novità a livello di società, cosa cambia dalla stagione scorsa?
Sulla società non so dire tantissimo ancora. Abbiamo un nuovo presidente, Domenico Graziani, mentre quello vecchio, Emiliano Impaloni, è rimasto all'interno ma con compiti diversi. Resta la figura carismatica dell'avvocato Del Paggio, senza il quale probabilmente avremmo già chiuso o saremmo in chiusura. Abbiamo inserito poi un grandissimo personaggio e conoscitore di basket come Bruno Impaloni, che è stato allenatore di alto livello, che rappresenta la pallacanestro a Campli. La società stessa esiste grazie ad un'intuizione sua, di Borgognoni e di Del Paggio, dall'incrocio delle loro idee negli anni '80 è nato tutto questo. Poi lo staff è rimasto, con tutti i dirigenti che hanno lavorato in questi anni, come Polidoro e Tenerelli. Sono rientrate anche persone che in diversi ruoli negli anni scorsi avevano dato lustro alla società. Sono ancora con noi due ragazze fenomenali, che fanno un lavoro straordinario, Federica Novelli e Perla Alleva. 

Come si legano questi aspetti a quello sportivo?
Da quando sono arrivato io la società si sta fortificando tanto, però stiamo nuotando controcorrente perché dobbiamo mettere in ordine vecchie situazioni. I vertici si stanno dando da fare, lavorando tutti i giorni con impegno. Sono fiducioso che le cose si metteranno presto a posto. Il problema è che qui a Campli non c’è un industriale, un mecenate al quale appoggiarci quando ci sono difficoltà. Così siamo sempre a rincorrere. Quindi abbiamo speso meno dell’anno scorso e già spendevamo poco. La squadra è in linea con il progetto e il primo obiettivo è mettere in regola la società, poi eventualmente penseremo ad altri aspetti. Ora i risultati belli non esistono più, questa formazione dovrà faticare tanto, dovrà sbucciarsi le ginocchia ma anche i gomiti. Dal punto di vista tecnico abbiamo però Bruno Impaloni che è un innesto importante, lui farà un pò da controaltare, nell'ottica di un confronto fondamentale. E' un vintage come me, ma se lui ti dice "sei sicuro di prendere quello lì?" allora è meglio che ci ripensi, perchè lui ne capisce tanto e ci vede lungo. 

Arriviamo quindi alla squadra, com'è stata costruita?
Si sta verificando una cosa strana, i procuratori mi offrono i giovani pensando che con me possano esplodere. Durante il periodo estivo, poi ho letto che le stesse persone parlano di giocatori di vertice con altre società, perchè a me non vengono proposti? Dall’anno prossimo questo cambierà, perché mi girano…sembra che Campli sia diventata una nave scuola, un ricreatorio per il recupero di quelli che vanno male in alcune materie. Sono andati via giocatori di grandissima prospettiva, però quando li abbiamo presi nessuno ci credeva più, o nessuno ci aveva mai creduto. Giovanni Fattori…Empoli non lo voleva più, Di Giuliomaria stessa storia. Campli vende la potenzialità di un sistema di lavoro e di un paese che è incredibile. Se avessi un figlio o un nipote che vuole giocare a basket, non avrei dubbi…gli direi vai a Campli. Una società che forma un modo di interpretare la pallacanestro. A livello di risultati, un anno fai quinto, un altro la finale playoff, quest’anno magari ti salvi all’ultimo. Con budget inferiori alla stagione prima meglio non si può fare.​

Che campionato vi aspettate di fare?
Onestamente non so cosa riusciremo a fare, però mi sembra di vedere ragazzi che si impegnano, che vogliono sacrificarsi, che vogliono dare un contributo oggi e migliorarlo domani. Non abbiamo più l'atletismo di Duranti. In regia Bottioni era una certezza, Burini è in via di formazione. Abbiamo preso due giocatori di sicuro rendimento, Di Carmine e Cantagalli, loro sono giocatori di vertice in B, anche se non sono da 30 punti a partita. Ponziani è il nostro giocatore di riferimento, ma l'anno scorso non lo conosceva nessuno. Cambiate le aspettative "il Ponzio" va verificato. L'esperienza di Di Carmine servirà, giocheremo con lui da 5 ogni tanto, se Ponziani dovesse avere problemi. Ci sono state le conferme, poi le scommesse: Angelucci la scorsa stagione era a Pistoia e ora deve fare un salto mentale; c'è un altro giovane interessante, Valerio Miglio, in arrivo da Palestrina. Non so minimamente cosa farà la squadra, sicuramente per stare a Campli felici i ragazzi devono sbattersi tutti i giorni e alzare sempre l’asticella. Anche se la alzano di un millimetro alla volta va bene, millimetro dopo millimetro si fanno i metri. Se vedi il girone però...è molto molto molto impegnativo. Le realtà rappresentate da Isernia, Monteroni e Venafro non ci sono più. Ci sono squadre favorite per vincere, le altre sono tutte molto competitive: stiamo con la cintura stretta e le scarpe ben allacciate.

Foto: Unione Sportiva Campli Basket

Cristiano Colagrossi


 
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