Roberto De Angelis: “Serve un miracolo, ma fino a che la matematica non ci condanna…”

Dopo la sconfitta contro il Code 272 per il De Angelis le speranze di accedere ai playout evitando così quantomeno la retrocessione diretta si sono ridotte al lumicino. La squadra, che non vince dal 9 Novembre scorso, è ferma a 14 punti in classifica a 9 di distacco dagli Hammers attualmente tredicesimi e per il momento qualificati al post-season. All’Albiceleste servono tre vittorie nelle ultime tre partite ed altrettante sconfitte dei già citati rivali che però avranno un calendario difficilissimo:
“Fino a che la matematica non ci condanna lotteremo per rimanere in Serie A, categoria che ci compete per quello che abbiamo dimostrato in questi anni ed anche nella stagione corrente, nella quale credo che le assenze in primis e poi la sfortuna ci abbiamo condizionato ed abbiano rappresentato due variabili inaspettate che ci hanno azzoppato. A noi servono tre vittorie su tre ed ai nostri avversari altrettante sconfitte. Il cammino è durissimo, serve un vero e proprio miracolo. Speriamo che tutta la malasorte che abbiamo avuto nel corso di quest’annata possa improvvisamente tramutarsi in un fioco bagliore di speranza che ci faccia vedere la luce in fondo al tunnel”.

Ad affossare quasi definitivamente le aspettative del De Angelis è stata l’ultima sconfitta rimediata questa settimana alla Stella Azzurra. Un 4-3 contro il Code 272 che brucia perchè arrivato proprio nella serata in cui si sapeva già del risultato negativo degli Hammers e perchè frutto di una rimonta subita dopo un primo tempo terminato in vantaggio:
“La solita prestazione a metà, coraggiosa, qualitativa, di personalità, poi però tanti errori sotto porta ed i nostri avversari con due tiri nella ripresa hanno fatto due gol che ci hanno condannato. La considero l’ennesima dimostrazione che questa si stata un’annata storta”.

Chiediamo al Presidente di dirci una cosa negativa ed una cosa positiva del De Angelis quest’anno:
“Come cosa negativa c’è sicuramente la sfortuna, la mancanza di continuità e l’inanellarsi di una serie di episodi sfavorevoli. Come cosa positiva c’è la performance di Gianluca Aversano che io considero un fratello; onnipresente, ha fatto più presenze di me ed ha spiccato in un gruppo di ragazzi comunque fantastico”.

Ufficio Stampa F.C. De Angelis