Gli Hammers FG Consulting confermano di essere “grandi con le grandi” bloccando sul 3-3 la Bacci Immobiliare in una gara condotta per buona parte della durata e con una prima frazione chiusa meritatamente in vantaggio per 3-2. A fine gara è il “bombardiere” Giordano Mellaro ad essere intercettato ai microfoni di Fanner: “E’ stata una partita molto tirata e difficile, noi dobbiamo lottare per la salvezza e dovremmo giocare sempre con questo spirito. Facendo risultati sia con le grandi che con le piccole, tra cui ci siamo anche noi, possiamo puntare tranquillamente alla salvezza”. A mente lucida e con la gioia personale di aver segnato il gol del momentaneo vantaggio, Augusto Pasquali vuole invece analizzare vari elementi legati al match della “Stella Azzurra” che ha chiuso l’11^ giornata: “La partita di ieri fa capire ancora una volta che siamo un gruppo strano. Abbiniamo prestazioni di un certo livello contro le squadre che ci sono sopra in classifica, mentre sembriamo “abbassarci” al livello delle più piccole quando ci giochiamo contro. Se l’avversario gioca a ritmi bassi noi ci addormentiamo insieme a lui. Oggi giocavamo contro un’ottima formazione e non avessimo commesso un paio d’errori avremmo portato a casa la vittoria”. Vuole tornare indietro Pasquali, per raccontare a modo suo cause e fattori che caratterizzano oramai gli Hammers ad essere “condannati” a quest’altalena: “Faccio questo torneo dal 1993, ne sono quindi testimone praticamente dalla nascita con i Gunners. Molte cose sono cambiate, sono entrati altri fattori nella composizione delle squadre e nelle “presenze” in campo, motivate non solo dall’essere un gruppo d’amici. Qui da noi, agli Hammers, non abbiamo nessuno che lega la propria presenza all’avere in cambio qualcosa, se non il fatto di stare insieme e mangiarci una pizza dopo la partita. Devo dire che è difficile portare avanti un discorso del genere con continuità, perchè anche se stiamo facendo di tutto per far diventare la Lega un campionato, per molti rimane comunque un torneo, per il quale non si possono eclissare impegni personali importanti”. La gioia personale del gol di ieri sera, da vedere come il frutto di una lunga militanza che poggia le proprie radici anche in terreni non proprio “calcistici”: “Dopo 14 anni di pallacanestro ho iniziato a giocare a calcio, e ho calcato tra Promozione e Prima Categoria i campi del Lazio per 23 anni. Riesco ancora a dire la mia in campo e nelle partite in cui ho giocato per 50 minuti non abbiamo mai perso. In difesa mi ritengo uno stopper vecchia maniera, quello che cerca di non far proprio avvicinare al pallone il centravanti avversario per tutta la gara. Poi diciamo che ora mi è preso il vizio di salire sui calci d’angolo. Nell’azione del gol ci stavo rimettendo un pezzo di ginocchio che Ripani (portiere di Bacci ndr) si è tuffato e ci siamo scontrati (ride ndr), ma ne è valsa la pena”. Sulla condizione tattica qualcosa da rivedere nella disposizione di qualche giocatore? No, agli Hammers la “doppia vita/doppio ruolo” sembra essere una costante: “Ieri abbiamo sparigliato il mazzo con Merelli davanti, nonostante lui faccia il difensore centrale a buoni livelli, un po’ come capita con Leacche, che nella vita è portiere di categoria”. Un pensiero prima di chiudere corre veloce alla prossima gara, che per gli Hammers presenterà le stesse insidie di ogni trasferta: “Alla Stella Azzurra giochiamo sempre con le nostre “misure” abituali, perciò ci troviamo a nostro agio, andando in difficoltà su campi più grandi sui quali pecchiamo in posizionamento. Speriamo di invertire il trend contro Nes Calcio a 8”. Ufficio Stampa Hammers FG Consulting