Un Andrea Testa sicuramente triste per il risultato ma per nulla domo o rassegnato esattamente come i propri ragazzi, che incassano un pesante 1-4 casalingo dai rivali della Goldbet, a cui vanno i complimenti di tutta la società orange, che tiene però nel proprio Comunicato Ufficiale a precisare i vari fattori che hanno portato ad un tale risultato:
“Quando si perde una gara del genere bisogna ammettere di aver demeritato sul campo e che il nostro avversario ha meritato il successo in tutto e per tutto, giocando meglio per buonissima parte della gara ed irretendoci con un atteggiamento tattico davvero ben congegnato. Tante volte siamo stati noi a prevalere - più o meno nettamente - sulla Goldbet, ma stavolta hanno meritato di batterci, anche per nostri grossi errori sia individuali che di squadra. Diciamo che non è stata la miglior gara di Checco in stagione”.
I motivi scatenanti della sconfitta, che manda Checco momentaneamente sul terzo gradino del podio, sono però anche collegati ad altri fattori di “sfortuna” che sia Testa che Bardelloni analizzano a fine gara con serenità ma con decisione:
“Nei Big Match tante volte è un’inerzia a decidere in che direzione andrà la partita ed in che modo si inclinerà il piano che manda il risultato in un verso od in un altro. Ieri sera posso dire che almeno in due occasioni (in maniera netta) ed in una terza in maniera forse meno visibile, il loro numero 10 Tiziano Galassi doveva guadagnare anzitempo la via degli spogliatoi, per falli di mano ravvisati e fischiati dall’arbitro, che poi è mancato nel tirare fuori il secondo cartellino giallo, dato che Galassi era stato già ammonito in precedenza. Detto ciò non posso dire che giocando in 8 contro 7 avrei vinto o pareggiato la gara, ma non ho la certezza che le cose sarebbero andate allo stesso modo, questo sì”.
La situazione tesa a fine partita viene naturalmente presa in considerazione da Testa, che praticamente mai ha dovuto assistere a tali episodi in riferimento ai propri ragazzi:
“Sono Presidente di una squadra che io e Francesco orgogliosamente possiamo definire “angelica” sotto il punto di vista disciplinare. Lo dice lo “score” dei cartellini rimediati durante l’anno, che ci vede come squadra meno sanzionata dell’intera Lega Calcio a 8. Con questo non scarico le responsabilità da un mio tesserato, che ha reagito in maniera scomposta in difesa di un compagno, ma credo che sia sotto gli occhi di tutti - come riferito anche dagli spettatori interessati all’esterno - che non siamo stati noi a creare la situazione di disagio e lo scontro. Spero che il Giudice Sportivo non faccia di “tutta l’erba un fascio” e che si applichino le giuste squalifiche nei confronti di chi ha sbagliato, sia in campo che fomentando dalla panchina con un atteggiamento provocatorio lungo tutta la partita. Ci sta di sbagliare partite o atteggiamenti, siamo persone. L'importante e' sapere essere umili ed uniti come sa fare il Checco grazie ai ragazzi di valore che hanno scelto di stare con noi.”
Si riparte quindi dal campo, dal gioco, dalla passione per creare un modo di stare in campo che sia esemplare. La sincerità verso una sconfitta rende le persone e le società Grandi. Bisogna saper vincere e perdere e guardare all’avversario con un astio sportivo che termini alla fine dei 50 minuti di gioco. Il Checco, con il suo allenatore, il suo capitano ed i suoi presidenti lo sa e ripartirà già dalla prossima decisiva giornata col Cottini Staibano Gomme per riavvicinarsi ad un secondo posto che garantirebbe di poter saltare un turno ai playoff.
Ufficio Stampa Checco dello Scapicollo
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