Forse, una voce fuori dal coro. Mauro Marchetti, Presidente di Zio Mauro Maccarese ha degli appunti da porre verso la riunione di ieri sera, Giovedì 12 Maggio presso la “Stella Azzurra”, dove a parer suo non sono stati centrati i punti focali che hanno portato allo stop del campionato:
“Ad oggi, almeno secondo il mio onesto parere, non è cambiato moltissimo dopo la riunione di ieri. E’ stato chiesto a tutti i presidenti di prendersi la responsabilità di ciò che accade in campo, ma io mi sento di dire che la responsabilità di ciò che compivano i miei ragazzi in campo me la sono sempre presa, dato che essendo tutti molto giovani ho il compito di prelevarli da casa e di riaccompagnarli in notturna una volta terminata la gara. Secondo me non si è centrato il punto della questione, dato che mancava un vero e proprio ordine del giorno che stilasse una scaletta di argomenti, mentre si è dibattuto troppo di arbitri, piccole polemiche e nulla più. Secondo me avremmo dovuto spiegare meglio a tutti le motivazioni scatenanti lo stop”.
Marchetti confessa dei dubbi in relazione all’accostamento ad atti poco edificanti che il proprio nome potrebbe subire in caso di mancanza di disciplina e sportività in campo:
“Io posso dire di essere responsabile delle azioni dei miei giocatori sul terreno di gioco, ma per tutto quello che concerne ciò che accade fuori, non vorrei che il mio marchio, conosciuto in tutta la regione, potesse avere ripercussioni negative se fossero associati a “Zio Mauro” atti che poco hanno a che vedere col nostro spirito. Auspico una presa di posizione prima dei Play-Out di lunedì sera, dove io e Bonfiglio dovremo curarci esclusivamente di ciò che accadrà in campo, con una Lega vigile in tutto e per tutto”.
Un’altra proposta accantonata lascia l’amaro in bocca al numero uno di Zio Mauro Maccarese:
“Secondo me purtroppo oggi non esiste un reale “terzo tempo”, anche se a mio parere questa potrebbe essere un’interessante soluzione di dialogo tra le squadre, dato che tutti i circoli sono dotati di servizio di ristorazione”.
Un punto della riunione è rimasto poco chiaro nei pensieri di Marchetti, in riferimento in particolare alle accuse mosse da molti nei confronti del Sigei:
“Il Sigei è una squadra molto forte, giunta in Serie A quest’anno e che secondo me in qualche modo fa paura alle altre grandi. Non dico che stiano cercando di accerchiarli, ma quello che noto è che alla fine dei conti i ragazzi allenati da Broccatelli non pongono in essere comportamenti tanto diversi rispetto a quelli di altre squadre”.
Una riunione stasera quindi deciderà - di concerto con mister Paradiso ed alcuni giocatori - per la partecipazione o no al Play-Out di lunedì:
“Ad oggi io non me la sentirei di giocare proprio perchè credo che la questione “Sicurezza” debba essere cura nostra al pari dell’organizzazione. Stasera mi riunirò col mister e con i ragazzi, che se dovessero sentirsela di scendere in campo lunedì lo faranno con il solito spirito ed il rispetto che abbiamo messo in tutte le partite giocate dal mio ingresso in pianta stabile in società. Sentirò altri presidenti sul fatto di accorparsi totalmente la responsabilità di ciò che accadrà in campo e fuori, dato che ribadisco che tutto ciò dovrebbe essere egualmente diviso con l’Organizzazione”.
Una chiosa sui Play-Off Scudetto, che non riguarderanno Zio Mauro direttamente nelle gare che si disputeranno, ma che saranno secondo il numero uno della società la vetrina principale di tutto il movimento:
“Partecipare ad una Finalissima vorrà dire prendersi le luci della ribalta e diventare lo specchio dell’intero campionato. I Play-Off dovranno svolgersi in un’atmosfera di cordialità e di rispetto, dato che se accadessero fatti incresciosi, non ci rimetterebbero solo le squadre coinvolte ma tutta la Serie A, con nomi e marchi di importanti aziende che non devono essere macchiati da atti che con lo sport sano non hanno nulla a che vedere”.
Ufficio Stampa Zio Mauro Maccarese
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