Nella sesta tornata di Serie A il Code 272 perde 3-2 contro la Goldbet C8. La sconfitta, la quarta stagionale, è arrivata in rimonta e dopo che la squadra di Mister La Rosa si era trovata per due volte in vantaggio: a pochi secondi dalla fine e dopo l’espulsione di Mirko La Rosa il Code ha visto sfumare il successo al termine di una partita giocata per larghi tratti in maniera esemplare. Nel day-after le parole del Presidente Luigi Pugliese si soffermano non tanto sulla prestazione offerta dai suoi giocatori, della quale si ritiene peraltro molto soddisfatto, quanto piuttosto su alcuni episodi ritenuti, ancora una volta, compromettenti le gare del Code 272, e spiega: “Come presidente del Code 272 ho il dovere di tutelare i miei giocatori. Dopo sei giornate di campionato continuiamo ad essere protagonisti in negativo di episodi a noi sfavorevoli che si ripetono ormai sistematicamente in ogni partita”. I vari esempi di ciò sono riportati con precisione dal Presidente, che continua: “Nella partita contro La Pisana, a otto minuti dalla fine e dopo aver giocato e dominato una grandissima partita, non ci viene fischiato un fallo (una gomitata in faccia ad un nostro giocatore) e nella stessa azione ci viene fischiato un rigore contro. Nella stessa partita un nostro giocatore viene colpito quattro volte prima di cadere e l'arbitro non fischia la punizione a nostro favore bensì la fine della partita, quando oltretutto mancavano ancora trenta secondi al termine. In un'altra gara ci viene espulso un giocatore perché reo di aver detto una parolaccia, ma durante la partita si sentono bestemmie e parole ben più pesanti e chiaramente non sanzionate. Se esistono delle regole devono esistere per tutti. Nell'ultima partita (quella di ieri sera contro la Goldbet ndr) vedo espulso un mio giocatore per doppia ammonizione, di cui la prima, nel momento in cui in precedenza un loro giocatore entra in modo decisamente più cattivo e non viene ammonito, non ritengo fosse da sanzionare. Potrei continuare..” Qualche riflessione prima di chiudere: “Tutto questo per dire che non riusciamo a finire una partita senza episodi sfavorevoli. Episodi che inevitabilmente condizionano la partita e ne decidono il risultato. Con quale spirito posso chiedere ai miei giocatori di continuare a venire se loro per primi non si sentono tutelati? Sono giocatori che hanno piacere a giocare per solo e puro divertimento, che così non può che venir meno. Dimostriamo tutte le partite di essere sul campo una grande squadra e di potercela giocare con tutti ma vogliamo giocarcela ad armi pari. Vogliamo ed esigiamo rispetto e parità di trattamento” Ufficio stampa Code 272