Per una volta le questioni di campo, attentamente analizzate da Flaviano Pinna in quel della Longarina nell’immediato post vittoria contro l’FC De Angelis, lasciano spazio ad un monito diretto, secco e categorico, direttamente per bocca del Presidente Maurizio Giuseppucci. In settimana un giocatore del Cotton Club, è stato contattato da una società di Serie A della Lega Calcio a 8 per un trasferimento nella prossima finestra di mercato. Quello che ha fatto infuriare la dirigenza è stato però il tentativo di convincere il giocatore per vie traverse ed attraverso l’offerta di denaro: “Parto con una doverosa premessa. Dalla mia rosa, nessuno si muove. Considero tutti gli elementi ora presenti nel roster come fondamentali per il conseguimento degli obiettivi che ci siamo prefissati guardandoci negli occhi a Settembre. Come Presidente del Cotton Club sono stato all’inizio stupito e successivamente disgustato da quanto riportatomi dal mio giocatore, membro - prima che della squadra Cotton Club - della famiglia che abbiamo creato e che a tanti successi ci ha portato. Il giocatore non merita d’esser turbato con offerte monetarie da parte di personaggi dai quali prenderò le distanze in ogni senso. A buon intenditor, poche parole”. Prosegue Giuseppucci: “La strada che ci ha convogliato alla conquista di tutti i titoli di cui possiamo fregiarci, di quei trofei che quest’anno difenderemo fino all’ultimo minuto dell’ultima partita, è stata costruita con fatica e sudore con l’unico ingrediente della forza del gruppo, senza secondi fini. Non si è mai parlato di stipendi, rimborsi o favori in nessun senso, indipendentemente dalla disponiblità della mia persona nei confronti dei giocatori. Voglio rimanere calmo e nei confini dell’educazione, affermando semplicemente che NESSUN giocatore del Cotton Club è in vendita, a maggior ragione in seguito a trattative condotte con tali bassezze”. La questione “salariale” è da annotare come novità nel rapporto con le altre società, per questo motivo Giuseppucci vuole entrare nel merito e specificare i colloqui tenuti dal giocatore con la squadra della massima serie coinvolta: “Ti diamo 70€ a partita. Così l’esordio telefonico degli “offerenti” verso il ragazzo. Il mio consiglio, per questa volta amichevole, è quello di spendere tali danari in beneficenza o al massimo in compagnie femminili, dato il probabile bisogno di tali personaggi in tal senso”. In chiusura un’opinione generica sulla pratica, che all’interno della Lega può prendere piede con la crescita esponenziale del campionato: “Naturalmente ognuno è padrone di fare quel che vuole con i propri soldi, ma a mio avviso, la scelta di legare le prestazioni sportive in campionato ad uno stipendio - complessivo o a gettone che sia - può essere solo controproducente sia per gli equilibri dello spogliatoio, sia per la serenità mentale di chi scende in campo in questa Lega, a mio avviso col solo obiettivo di giocare con passione e divertirsi”. Ufficio Stampa Cotton Club