Sfida ad alta quota quella tra Zena Montecelio e Certosa per la prima categoria laziale girone E. Con una vittoria il Certosa potrebbe confermare la prima posizione mentre in caso contrario lo Zena confermerebbe il terzo posto solitario.
Primo Tempo: primo tempo che si apre a ritmi bassi, le due squadre tentano di studiarsi per poi colpire dalle fasce. La prima conclusione è del Certosa con il numero 10 Palombi, capocannoniere della squadra, che vede il suo tiro bloccato dalla difesa. Il neo entrato Ciolfi della squadra di casa prova poi un tiro improvviso, sul finale del primo tempo ma non riesce a impensierire il portiere avversario. Primo tempo che si conclude sul risultato di 0-0, poche le occasioni e grande nervosismo in campo e sugli spalti per questo big match.
Secondo Tempo: il secondo tempo si apre presso a poco come il primo: le due squadre si studiano e tentano delle ripartenze veloci sulle fasce per colpire le difese avversarie. Nella prima frazione è lo Zena che domina, ci prova prima Simone e poi il neo entrato Perrone, con quest'ultimo che si porta vicinissimo al gol, se non fosse per il salvataggio provvidenziale dell'ultimo difensore sulla linea, a portiere battuto. Nella seconda frazione si rivede il Certosa soprattutto grazie alle rapide ripartenze del neo entrato Colagrossi. Sarà proprio lui che insieme a Palombi, coglierà scoperto lo Zena in contropiede ma riuscirà solamente a colpire il palo. Il Certosa si fa più propositivo sul finale, grazie alle iniziative dello stesso Colagrossi e di Fioretti sulle fasce, che riescono abilmente a servire Palombi, il
quale prima si rende pericoloso con una conclusione da dentro l'area di rigore e poi con una punizione di poco alta. Tuttavia il gol per il Certosa è nell'aria ed arriva nei minuti finali: De Luca serve Palombi, il quale da fuori area sfodera un tiro che il portiere Bruschi riesce solo a deviare nella propria rete.
Poco dopo il gol termina la partita che assicura al Certosa la prima posizione di questo Girone E di prima categoria laziale, a quota 69 punti. Lo Zena Montecelio resta invece al terzo posto a quota 60 in attesa di giocarsi la finale di Coppa Lazio e la promozione.
Claudio Pira
Primo Tempo: primo tempo che si apre a ritmi bassi, le due squadre tentano di studiarsi per poi colpire dalle fasce. La prima conclusione è del Certosa con il numero 10 Palombi, capocannoniere della squadra, che vede il suo tiro bloccato dalla difesa. Il neo entrato Ciolfi della squadra di casa prova poi un tiro improvviso, sul finale del primo tempo ma non riesce a impensierire il portiere avversario. Primo tempo che si conclude sul risultato di 0-0, poche le occasioni e grande nervosismo in campo e sugli spalti per questo big match.
Secondo Tempo: il secondo tempo si apre presso a poco come il primo: le due squadre si studiano e tentano delle ripartenze veloci sulle fasce per colpire le difese avversarie. Nella prima frazione è lo Zena che domina, ci prova prima Simone e poi il neo entrato Perrone, con quest'ultimo che si porta vicinissimo al gol, se non fosse per il salvataggio provvidenziale dell'ultimo difensore sulla linea, a portiere battuto. Nella seconda frazione si rivede il Certosa soprattutto grazie alle rapide ripartenze del neo entrato Colagrossi. Sarà proprio lui che insieme a Palombi, coglierà scoperto lo Zena in contropiede ma riuscirà solamente a colpire il palo. Il Certosa si fa più propositivo sul finale, grazie alle iniziative dello stesso Colagrossi e di Fioretti sulle fasce, che riescono abilmente a servire Palombi, il
quale prima si rende pericoloso con una conclusione da dentro l'area di rigore e poi con una punizione di poco alta. Tuttavia il gol per il Certosa è nell'aria ed arriva nei minuti finali: De Luca serve Palombi, il quale da fuori area sfodera un tiro che il portiere Bruschi riesce solo a deviare nella propria rete.
Poco dopo il gol termina la partita che assicura al Certosa la prima posizione di questo Girone E di prima categoria laziale, a quota 69 punti. Lo Zena Montecelio resta invece al terzo posto a quota 60 in attesa di giocarsi la finale di Coppa Lazio e la promozione.
Claudio Pira